Wildays, tre giorni di passioni allo stato brado

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Passione allo stato brado. Per le moto: di serie, special, d’epoca. Per il rock, con performance live giorno e notte. Per il cibo, con il Gourmet Food Track Festival e le proposte che valorizzano il territorio. La prima edizione di Wildays – iniziata venerdì e in corso fino a stasera – piace.

Piace perché appaga il gusto del ginocchio a terra e del gas aperto di chi è già capace, ma anche perché propone l’ebbrezza della prima volta a chi non ha mai girato nell’ovale e può recuperare tutta l’attrezzatura tecnica lì.

Wildays convince: la location è bella, spaziosa, non c’è ressa perché la gente si disperde, e tutto sa di libertà. Il villaggio si trova all’interno dell’Autodromo di Varano de’ Melegari, dove si mangia, ci si aggira tra gli stand e si può prenotare un demo ride organizzato dalle molte Case ufficiali presenti.

A due passi da lì, invece, lo scenario si apre su un enorme prato, dove il fettucciato e le balle di fieno in vero stile festa paesana USA, delimitano le varie attività da praticare, tutte dinamiche e differenti. Molte le competizioni in cui sfidarsi – come il Deus Swank Rally, dove ha gareggiato il nostro tester Alberto Cecotti – oppure, in alternativa, la possibilità di compiere giri liberi nel fettucciato, o di prendere lezioni di flat track alla Di Traverso School di Marco Belli.

Anche se l’idea più innovativa del festival è stata rivolgere un’attenzione particolare ai bambini, che a Wildays trovano grandi spazi per giocare liberi, girare in bici e, soprattutto, imparare a guidare una moto, grazie alla presenza della Junior Moto School, l’unica scuola che mette in sella bambini dai tre anni in su.

D’altronde Varano si trova sull’Appennino Tosco-Emiliano, punto strategico e luogo d’incontro fra pianura e montagna, che propone a ogni partecipante un ampio spettro di attività fra cui scegliere. Inoltre la terra emiliana è una zona florida di motori rombanti, buon cibo e natura verdeggiante. Insomma il contesto ideale per un evento così, che si rifà ai grandi festival internazionali dove stile, tendenze e passioni si fondono con un gusto folkchic, in un’atmosfera vintage a stelle e strisce.

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