Aero Gravity è una figata pazzesca

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È ciò che dicono tutti quelli che la provano. Siamo andati a farlo anche noi. Ad accompagnarci Leo Blanchon, Gyzmo e Matteo Conti, campioni di skydiving.

L’uomo ha sempre sognato di volare e nei secoli ha sempre cercato un modo per farlo (pensiamo al paracadute di Leonardo o al mito del povero Icaro). Dalla notte dei tempi sono stati fatti innumerevoli tentativi con pessime conseguenze. Volare è la massima espresisone di libertà e finalmente nel 1797 un pazzo francese, tale Andrè-Jacques Garnerin, decise di lanciarsi da una mongolfiera con il suo paracadute a ombrello e riuscì ad atterrare indenne in un parco di Parigi. In quel momento l’uomo prese coscienza che sì, volare si poteva. Eccome se si poteva. Da lí le innovazioni tecniche si sono susseguite fino ai giorni nostri con materiali sempre più all’avanguardia e in continua evoluzione folta di persone che vorrebbero provare a lanciarsi col paracadute ma non hanno né il coraggio di fare il primo salto né, spesso, i requisiti anagrafici.

Per fortuna ci ha pensato Sandro Andreotti a trovare la soluzione a questi problemi: è grazie alla sua idea che nel marzo 2017 nei dintorni di Pero, a pochi passi dalla fermata della metropolitana di Rho Fiera, è nato Aero Gravity. Sandro è un pilota d’aereo nonché istruttore paracadutista con un’esperienza invidiabile: alle sue spalle ha più di 9mila lanci, con importanti risultati conseguiti negli anni in quest’ambito. Un bel giorno, una decina di anni fa, si è chiesto come si potessero unire l’emozione e la passione del lancio con le difficoltà di chi inizia o di chi non può (o non vuole), per i motivi più disparati, lanciarsi da un aereo. Decide quindi di portare in Italia la disciplina del volo indoor, già diffusa all’estero tanto che negli Stati Uniti esiste negli anni Novanta. Il volo indoor è ormai una disciplina che si sta sviluppando in tutto il mondo, con cinquanta centri in tutta Europa e competizioni dedicate.

Ma cos’è Aero Gravity? Una figata pazzesca. È quello che dicono tutti quelli che hanno provato il volo prima di me. Siamo andati a Pero, all’interno di questa struttura dove abbiamo scattato questo servizio. Si tratta della struttura più alta al mondo (nonchè l’unica in Italia) per i voli indoor. L’edificio che ospita Aero Gravity si erge, col suo bel colore rosso fuoco che già ci trasmette adrenalina, fino a 31 metri di altezza tra le corsie dell’autostrada che scorre accanto. Al progetto ci ha lavorato lo Studio Apostoli & Rigamonti di Lurate Caccivio di Como, ispirandosi agli studi sul colore di Joseph Urban e utilizzando elementi in grado di attutire la rumorosità del simulatore (sei turbine da 400 cavalli l’una).

Ma entriamo un po’ nel dettaglio e vediamo in cosa consiste il simulatore: si tratta in pratica di una galleria del vento verticale alta 21 metri e con un diametro di 5 (con al suo interno un tubo di cristallo alto 8m per volare in bella vista) dove è possibile simulare un lancio col paracadute, grazie a sei turbine che creano flussi d’aria riproducendo un salto da 4.500 metri, con l’aria che soffia fino a 370 km/h. Chi si cimenta nella simulazione è assistito da istruttori professionisti, tra cui Leo Blanchon (protagonista di questo servizio insieme a Gyzmo e Matteo Conti, campione italiano di Vertical Formation Skydiving) istruttore capo e campione del mondo di indoor skydiving. Una volta indossata la tuta, le scarpe e il casco si fa un breve briefing con l’istruttore. Terminata questa fase, inizia la vera figata: ci si lascia cadere, facendosi guidare dall’istruttore e dal flusso d’aria per esibirsi in evoluzioni e giravolte. La sensazione è proprio quella di un vero lancio: l’aria sostiene il corpo e in un attimo ci si ritrova a fluttuare all’interno del tunnel. Aero Gravity è accessibile non solo dagli esperti che vogliono provare il volo indoor ma anche per i più piccoli e per le persone diversamente abili, facendo fede al motto: «Tutti possono volare». Non sono infatti richiesti certificati o particolari competenze per poter provare l’ebbrezza del volo, basta solo la voglia di divertirsi e di sentirsi leggeri e soprattutti liberi.

La struttura chiude solo il lunedì ma da settembre sarà aperta tutta la settimana dalle 9 alle 23. Sono disponibili diversi pacchetti a seconda delle esigenze (volo singolo, in coppia, bambini). Per chi si prende particolarmente bene, ed è facile, c’è anche la possibilità di fare corsi privati One to One. Icaro, avresti dovuto aspettare qualche millennio prima di metterti le ali.

 

Foto di Gautier Pellegrin

Styling di Elisa Anastasino

Ha collaborato: Diletta Rossi

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