Restomod e retrofit sono le evoluzioni del restauro. In sostanza, tecnologie moderne al servizio di modelli del passato. Così Ferrari 308 GTS e AC Cobra si sono svegliate con la spina. Ok, restano bellissime, ma ne sentivamo il bisogno?

DI CARLO MANDELLI

L’esercizio di stile, generalmente riservato a one-off o serie limitatissime dai prezzi inaccessibili, si è diffuso a tal punto che fioriscono i garage-atelier specializzati nella trasformazione all’elettrico. Uno dei primi modelli del passato ad essere stato scelto per l’elettrificazione è stato il Volkswagen Bulli, coloratissimo furgoncino caro ai figli dei fiori. In quel caso, L’operazione e-Bulli è stata completata partendo da un T1 Samba Bus del 1966.

Anche un’Alfa Romeo Giulia GT, è stata sottoposta a un restmood in chiave elettrica. Forte l’ispirazione dalla GTA, completamente rivista,  sotto il cofano infatti batte, o forse sarebbe meglio dire pulsa, un motore elettrico che promette di sviluppare una potenza di oltre 500 CV. 

Oltremanica, una startup ha deciso di concentrare la sua attività su gioielli dell’industria automobilistica locale. Così, auto storiche come la Rolls-Royce Phantom V e la Jaguar XK120, hanno perso i loro propulsori originali a vantaggio di altri interamente elettrici. I prezzi? A partire dalle 350mila sterline. 

Stessa sorte è spettata ad una AC Cobra, uno dei bolidi più famosi nel mondo delle quattro ruote. Da questa sportiva, classe 1962, sempre nel Regno Unito è nata la Cobra Series 1 Electric, a batteria. Sotto al cofano, in questo caso, è pronta a scattare (silenziosamente) un’unità elettrica da 230 kW (pari a 313 Cv), capace di erogare una coppia di picco di 500 Nm. Prodotta in sole 58 unità e con un prezzo di circa 150 mila euro. 

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