LAMBORGHINI COUNTACH. CHASSIS DA SALOTTO.

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C’è chi una tranquilla serata a casa se la immagina davanti al caminetto, e chi invece davanti ad uno chassis firmato Lambo. chi come noi fa parte della seconda categoria, deve sapere che la serata domestica perfetta è, volendo, realizzabile. 

Di Carlo Mandelli

Se proprio una Countach tutta intera non ce la possiamo mettere in salotto, è possibile ripiegare almeno sul telaio. Quello originale della storica Countach era uno di tipo tubolare, sotto al quale veniva incastonato come un diamante il motore V12 montato longitudinalmente dagli artigiani di Sant’Agata Bolognese. Se l’auto al completo è diventata un pezzo ambito per i collezionisti, il telaio non è da meno.

Sotheby’s, per esempio, ne ha messo all’asta uno in scala 1:1, che potrebbe benissimo essere considerato un perfetto componente di design da aggiungere all’arredamento. La cifra richiesta dalla casa d’aste è stata stimata tra le 7.500 e le 12.000 sterline, una spesa che qualcuno potrebbe anche essere disposto ad affrontare per aggiudicarsi le forme del mitologico telaio sviluppato da Paolo Stanzani e dal team di ingegneria Lamborghini.

Costruito con tubi di acciaio saldati a sezione tonda, lo chassis è stato lo scheletro della Countach per tutta la sua storia dal 1974 al 1990, attraverso tutta una serie di evoluzioni della supercar bolognese firmata Bertone. Il telaio originale era rivestito con un corpo di pannelli di alluminio, sostituiti nei modelli successivi da elementi in fibra di vetro e fibra di carbonio. La prima Countach dei 1983 esemplari prodotti, nota come LP400, era alimenta da un motore 3929cc V12 da 370 CV, mentre i modelli successivi si aggiornarono con motori più grandi, capaci di 450 CV.

 

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