Lettere: dov'è il mio Riders?

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Suggerimenti, (giuste) reprimende, solenni incazzature e minacce; c’è un po’ di tutto nelle vostre lettere, cari lettori. Oggi parliamo di giovani, libri e abbonamenti

L’indirizzo email a cui spedire le vostre lettere è: redazione@ridersmagazine.it

VOGLIAMO TERZANI IN COPERTINA

Buongiorno,

volevo innanzitutto congratularmi per il nuovo corso della rivista. Non rinnego la fase precedente, infatti sono assiduo lettore dal numero 1, ma questa mi intriga veramente molto… I ritratti e la scelta dei vari personaggi sono fatti veramente bene. Non ero al corrente del nuovo libro di Gregory David Roberts, pur essendo a suo tempo ammiratore del suo Shantaram.  Mi sono precipitato ad acquistarlo e me lo sto veramente godendo. Grande l’intervista a Don Mazzi.

Volevo chiedere: a quando un ritratto postumo di Tiziano Terzani? Ho letto tutti i suoi libri e lo ammiro, perché non è mai stato fermo nelle sue posizioni se poi la realtà si rivelava non proprio quella di cui si era innamorato o come utopia (comunismo, varie ideologie, Vietnam ecc). Io sono di Udine e sono fortunato in quanto esiste da diversi anni il Premio internazionale Tiziano Terzani che viene assegnato a uno scrittore che rispecchia almeno in parte il testamento morale dello stesso.

Vi auguro tanta felicità  e soddisfazioni. Tenete duro così.

STEFANO PEGORARO

Grazie Stefano, le storie che vale la pena di leggere o ascoltare vengono sempre da persone straordinarie, come quelle che lei ha citato. Recepito il suggerimento su Terzani, un grande.

VORREI IL N. 98 

Buongiorno,

mi chiamo Luca Tardini, sono di Modena, (felice) abbonato Riders da sempre. Ieri mi è arrivato il n. 99. Su questo comunicate che il n.98 è il tabloid distribuito a Eicma. Ordunque… a Eicma non sono riuscito ad andare causa… malattia.  Ho tutti i numeri di Riders. Vorrei anche il n.98… in formato cartaceo! So che è scaricabile dal sito… ma è diverso avere l’originale in carta… Vi chiedo: posso averlo con le normali modalità di qualsiasi arretrato? Come devo fare? So che mi capirete. Vi ringrazio fin d’ora.

Buon lavoro e complimenti x come lo fate.

LUCA

RIDERS FREE

Ciao e bravi, però mi avete fregato: una volta che bigio il salone della moto, voi distribuite un numero speciale con il mito Barry Sheene in copertina!!

Vabbè, lo so che lo posso scaricare gratuitamente ma io sono poco virtuale e amo la carta: c’è modo di averlo/comprarlo/ possederlo?? Posso anche venirlo a prendere personalmente con la mia Vespa Primavera così poi vi chiedo quando farete un bell’articolo sulle Vespe truccate degli anni settanta. Grazie in anticipo, resto in attesa di vostre notizie. Buon lavoro.

LUCA T.

Ok, lo sappiamo, c’è qualcosa che non vi torna. Ma come? Sparisce un numero? No. Abbiamo fatto una cosa speciale per Eicma,  un magazine (formato tabloid, con la carta del quotidiano) da distribuire gratuitamente, e andava numerato per forza.

Le copie che sono avanzate dalla massiccia distribuzione a Eicma le diffonderemo agli appuntamenti di quest’anno in cui saremo presenti, come la Reunion o il Sunride. Cosa che abbiamo appena fatto al Motor Bike Expo di Verona.

Quindi, abbandonate eventuali solenni incazzature: è partita ufficialmente la caccia al numero 98. Tra l’altro, ci fa piacere se riuscirete ad averlo, perché l’abbiamo fatto con la cura e la passione che ci mettiamo sempre.

Chi ha perso un numero o vuole cominciare la collezione di Riders un po’ in ritardo, può scrivere a: redazione@ridersmagazine.it

IBRIDA CON GUSTO

Salute redazione,

io sono Francesco, un 53enne trevigiano. Ho apprezzato l’articolo di Alberto Cecotti riguardante l’eterno conflitto moto-scooter e le sue impressioni sul trait-d’union Honda. Personalmente la penso allo stesso modo.

Senza permettermi di metter bocca sui comportamenti di questa o quella categoria, visto che sono allo stesso tempo pedone, ciclista, motociclista e automobilista, vorrei raccontare la mia piccola esperienza dueruotesca.

Fino ai 14 anni bici, poi Califfo De Luxe con i conseguenti eczemi da asfalto, in seguito un bel Califfone 4 marce e basta, perché tra la scuola e il papà operaio, il massimo che ci potevamo permettere era questo.

Ah, col Califfone e in compagnia di un amico dotato di Malaguti Fifty, una domenica d’estate arrivammo in cima al passo di Falzarego…

Poi arrivò la maturità, il militare, il lavoro e il sogno (mi son sempre piaciute le custom) irrealizzabile. Ve la ricordate la prima Dyna con la finale a cinghia? La Sturgis nera, lunga e con i filetti rossi… Al tempo ci volevano una ventina di milioni di lire e, non avendone neanche la metà, ripiegai su di una meravigliosa Ktm 500 enduro 4T Rotax (son proprio coerente…) usata, per la modica cifra di circa 3 milioni. Bella bestia con avviamento solo a pedivella.

A forza di pedate e contraccolpi sui polpacci imparai (incredibile) ad accenderla. Pensate, facevo pena persino a mio padre che arrivò a contare più di 50 pedatone prima che riuscissi nell’impresa. Me la sono goduta fino al matrimonio, poi… purtroppo la bestia litigò con il mutuo e dovetti venderla.

I sogni dell’età adulta

Passano 17 lunghi anni, due figli, un altro debito per la casa, e come seconda auto mi posso permettere al massimo un paio di ruote. Opto così per uno scooter Kimco Xciting 250, economicamente potabile, in modo da poterlo usare tutto l’anno, e in 8 anni ci faccio 80.000 km. Finalmente, finito di far figli e debiti, posso tornare a sognare e… il sogno si avvera: a luglio 2015 mi porto a casa una Indian Scout.

Tutto questo per dirvi che, dal mio punto di vista, non c’è nessuna differenza di “godimento” tra moto e scooter, entrambe le tipologie mi hanno regalato le medesime sensazioni di libertà, piacere di guida, il gusto di girare senza una meta precisa sia da solo che in compagnia. Credo sia solo una questione di gusti il preferire un’enduro a una sportiva, una turistica a una Vespa. Personalmente mi piacciono tutte le tipologie e, se potessi, in garage ne avrei una per categoria, dallo “sparo” al motorino.

Un caro saluto a voi dal matocesco!!

FRANCESCO C.

CULTURE

Ragazzi miei, ma un numero di quasi metà gennaio lo fate uscire con due rubriche sui regali di Natale e per di più un bel po’ banali e scontate?! Soprattutto quella del signor Callari, mood misto tra Gianluca Vacchi e StudioAperto.

Direi che la ricetta dello strudel sarebbe stata più di compagnia a tutti quelli che, pur «amando cose costosissime» devono farsi andar bene anche cose utili. Per dire, eh… Saluti Riders!

SIMONE A.

Gentile Simone, essendo il numero di dicembre-gennaio, le rubriche sul Natale erano in tema. Peccato che poi, per motivi estranei alla redazione, sia arrivato in edicola ben più tardi. Per quanto riguarda il signor Caliari, ormai dovrebbe saperlo: vola alto.

RINNOVO ABBONAMENTO

Ciao cari,

oggi 18 gennaio mi è arrivato il numero di dicembre-gennaio, bene, stiamo migliorando, non è ancora febbraio, ma quello che mi stupisce è che grazie alla vostra offerta scontata di rinnovo abbonamento sto pensando, e lo faro’ di sicuro, di rinnovare! Vuoi vedere che sono diventato dipendente!? A 57 anni ho passato indenne il pericolo di dipendenza dall’alcool, dalla droga, dal gioco, dalla gnocca e adesso divento dipendente da Riders? Dovrò rivolgermi al Sert?

RIBERTO GEKER LAIN

A volte le dipendenze fanno bene.

ABBONAMENTO E VARIE

Buongiorno,

vi scrivo x chiedervi se potete far qualcosa affinché la vs rivista arrivi in tempi + brevi x noi abbonati. 20-25 gg diritardo rispetto all’edicola mi sembrano troppi. Vi faccio i complimenti x il nuovo corso della rivista, più scritta e meno fotografica. Rimangono ancora troppe barbe e troppi tatuaggi x i miei gusti da appassionato di motori in generale. Ultima richiesta: a quando un servizio su Moto Malanca di Bologna? Grazie.

ROBERTO S.

Sinceramente, tutti questi giorni di ritardo sembrano troppi anche a noi.

DOV’È LA MIA RIVISTA?

Salve ragazzi,

sono un vostro fedele lettore, nonché possessore di un vecchio Guzzi modificato, tutto ferro, nero e rumoroso come si deve (dal mio punto di vista, più è vecchio e meno si rompe, e quando si rompe ci puoi sempre mettere le mani)! Riders è una delle poche riviste che mi piace davvero leggere. Almeno voi non scrivete le solite stronzate di culi reali e tronisti che mi danno sui nervi!

Quest’anno, come ogni Natale, non si sa mai bene cosa regalare e la mia amorevole ragazza ha pensato bene che il vostro abbonamento mi avrebbe fatto piacere, e infatti ci ha preso alla grande! Il problema è che ogni giorno guardo con un certo incazzo la cassetta delle lettere e, tra bollette e pubblicità, di Riders neanche l’ombra!  Potete controllare che sia tutto a posto con  la spedizione?

In caso contrario l’ipotesi di prendere per  il collo il postino si farebbe reale ! Grazie per l’attenzione e buon anno nuovo.

DAVID FILA PIZZO

Noi controlleremo. Lei non prenda per il collo il povero postino, che non c’entra nulla.

GIOVANI IN SELLA

Ciao a tutti,

sono un ragazzo di 17 anni che vi scrive perché sono rimasto abbastanza sorpreso, in negativo, per l’articolo “giovani in sella” nel vostro ultimo numero.

Premessa: da quando ho 4 anni mi rompo il fondoschiena su qualsiasi cosa abbia una sella, con qualsiasi condizione atmosferica, qualsiasi giorno dell’anno. Non voglio rispondervi coi dati, come ha fatto il vostro Gissi, ma con quello che si vede in giro, per strada, alle competizioni e, perfino, su YouTube.

Ora a 14 anni, il desiderio di avere un 50 su cui montarci tutto il montabile è ancora molto diffuso. Sarà che ora ogni parvenza di genuinità è quasi scomparsa, ma ci sono ancora tanti ragazzini che a 16 anni sognano il Ktm, anche se molti di questi lo vogliono quasi solamente per trasformarlo in un missile da supermotard.

È a 18 che ci differenziamo maggiormente

C’è chi, come me, dopo una decina di anni di corse nei vari campionati regionali e italiani di cross ed enduro, per poter massimizzare il tempo sulla sella, ha deciso di provare la strada, lanciandosi su percorsi come Bologna-Firenze, cercando di imparare a conoscere la Raticosa e la Futa così da poter poi divertirsi davvero, cercando di inseguire i vari cavalieri ricoperti dai loro mantelli lucenti.

Tutta ’sta manfrina per dirvi che avete anche tanti giovani lettori che passano i pomeriggi a leggervi e a consumarsi nelle loro passioni; ma volevo anche ringraziarvi, perché siete praticamente gli unici che affrontano questi mondi in una concezione immanentista, distaccandovi dal solito menefreghismo  di massa.

Grazie mille. Sempre vostro lettore.

CARLO R.

ADDIO 501

Carissima Redazione,

ho letto il vostro articolo sui Levi’s 501, con molto interesse.  Se posso esprimere il mio modesto parere vi presento un simpatico aneddoto. Ho ricevuto da mio padre, classe ’56, un paio di 501 che portava trent’anni (e venti chili!) fa e ha avuto vita maggiore rispetto a quelli comprati pochi mesi fa. Interessante…

Ho sempre pensato che i 501 fossero “i Jeans”;  ma negli ultimi anni, usando la moto tutti  i giorni, ho riscontrato sempre lo stesso problema, e sempre in tempo minore. Si strappano sul cavallo. Durata dei pantaloni: massimo 6 mesi. Che fare? Cambio marca o tornano a usare il tessuto di trent’anni fa?!

Cordiali saluti

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