Misano – Fare, bere e mangiare prima e dopo la MotoGP

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Anche se la tappa del Motomondiale a Misano Adriatico è vicina, siete ancora in tempo per organizzare un weekend come si deve. Questa miniguida semiconvenzionale è pensata per chi, dall’8 al 10 settembre, si trasferirà in riviera e non vuole finire sempre nei soliti posti o, peggio, prendere qualche fregatura. Ecco alcune dritte.

La strada
La panoramica. Da Gabicce Monte a Pesaro, pochi rettilinei e tante curve da raccordare. A volte nei boschi, altre a picco sul mare, nel verde del parco naturale del monte San Bartolo, sul confine fra Romagna e Marche. Per chi si vuole rinfrescare i piedi tappa obbligatoria a Fiorenzuola di Focara, spiaggia paradiso raggiungibile da una strada con pendenze da alpinisti. Per gli assetati birra alla Capannina, a sei tornanti da Pesaro, ritrovo abituale degli smanettoni su due ruote con vista sul mare (e sui palazzi ed a volte sulle gru).

La pizza
Da Berto a Gradara, la cittadina del castello di Paolo e Francesca (echi danteschi per chi si ricorda la Divina Commedia). Si trova ai piedi delle mura di cinta, i gestori sono gli stessi da circa mezzo secolo. Non aspettatevi un servizio sofisticato, personale gentile ma diretto. Nel menu ci sono abbinamenti tradizionali e altri più fantasiosi, come la pizza con mortadella, pesto di pistacchi e granella di pistacchi, oppure l’impegnativissima versione con la porchetta. L’impasto – per i più delicatini – è leggero, birra artigianale a disposizione, il coperto non si paga. E se ancora non avete digerito, scalate il centro storico fino alla rocca. La passeggiatina post-pasto aiuta.

L’aperitivo
La Cuccuma
a Portoverde, a 74 passi da dove fino a qualche anno fa si teneva DediKato, serata con i campioni MotoGP per ricordare il pilota giapponese del Team Gresini scomparso a Suzuka nel 2003, residente proprio qui. Si respira aria un po’ fighetta, non a caso il locale si definisce “lounge night bar”. Divanetti affacciati sul porto, parecchia gente con le scarpe da barca, la polo chiara e – se rinfresca – il cardigan legato al collo. Il caos della riviera qui non arriva, ma è a pochi minuti dalla movida. Perfetto per far partire la serata, ideale anche per il dopo cena.

La piadina
Al bando i locali patinati che nobilitano l’immagine dello street food locale. La piada si mangia al baracchino, e una delle migliori si trova a Portoverde da I Love Piadina. La wi-fi funziona bene, lo stereo è spesso sintonizzato sul classic rock, il servizio è abbastanza veloce e non fanno mai casino con le ordinazioni. Consigliata la tradizionale stracchino, prosciutto crudo e rucola. Per chi si sente light c’è l’insalatina.

Il ristorante
Qualità ok, esperienza super. L’Hochey di Misano Adriatico è un via vai di golosi e curiosi che si lasciano affascinare dalle mille foto e bandiere a tema motociclistico volute da Paolino, il fricchettone proprietario che lancia battute fra i tavoli e coordina i sudatissimi camerieri alle prese con fiamminghe di spaghetti allo scoglio e pizze ai frutti di mare. Nella veranda c’è una Honda CBR 600 con livrea San Carlo di Marco Simoncelli. Ogni sera Paolino dota i bambini di cuffie da trapano pneumatico, piazza un ventilatore di fronte al radiatore della quadricilindrica, anima il motore e tira una serie di sgasate al limitatore per ricordare il pilota di Coriano. Si mangia, si beve, si respira un po’ di gas di scarico. Per chi non si scandalizza.

Il sushi
A Gabicce Mare c’è il Noi, osteria giapponese adatta a chi ammette le contaminazioni e non pretende il purismo a tavola. Pesce crudo e cotto, tradizionale e rivisitato con quella che viene definita formula “fusion”. Arredamento ispirato alle locande della Kyoto degli anni Trenta, legno ovunque (importato direttamente dall’Oriente, pare). Per palati esigenti e viziati disposti a spendere qualche euro in più. Lontano anni luce dagli all-you-can-eat.

Kart e minimoto
Appena usciti dal casello autostradale di Cattolica ci si imbatte nella pista Jeepers Kart, con a disposizione veicoli monomarcia a quattro ruote e minimotard Polini da 70cc. Esclusi i giorni di fuoco del GP è possibile prenotarsi in gruppi fino a 18 persone per cimentarsi nella combo prove + gara, con tanto di rilevamento tempi con transponder. Si corre anche in notturna, fino a mezzanotte. La pista è di quasi 700 metri: pare che il record con i kart sia di Andrea Iannone in 46 secondi, quello in minimotard di Nicolò Bulega in 42 abbondanti. Sapete fare di meglio?

La sala giochi
A Riccione in viale Ceccarini, la zona in cui non si passeggia ma si sfila, c’è una galleria che porta dritti alla Happy Days, dove si trovano ancora quei plasticoni sagomati da cavalcare e sbattere a destra e sinistra per simularsi piloti nel videogioco MotoGP, con opzione multiplayer. Ce n’è anche per chi vuole immedesimarsi nei rally o nella formula Nascar, games preistorici e follie più recenti. Forse sono soldi buttati, ma in gruppo possono valere parecchie risate.

Lo shopping
Per chi vuole estendere il guardaroba, a pochi passi c’è il Block60, uno di quei negozi che orienta la moda romagnola in tutte le stagioni. Vestiti, scarpe, accessori, ma anche musica e libri. D’inverno ci passa pure Valentino, ma la bassa stagione non gli risparmia decine di selfie da concedere ai fan.

 

Testo di Jeffrey Zani

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